La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





post recenti

giovedì 27 aprile 2017

Pasqua da incubo


E' successo la domenica di Pasqua: un intero treno in balia di una gang di minorenni nordafricani, che per ore ha tenuto in “ostaggio” i passeggeri al rientro dal mare con insulti e atti vandalici di ogni risma. E’ stata una domenica di Pasqua da incubo per i circa 300 passeggeri del treno Ventimiglia – Torino. Nonostante la stampa politicamente corretta parli genericamente di una “gang di giovani”, dalle testimonianze emerge chiaramente che il gruppo era formato quasi esclusivamente da minorenni nordafricani, accompagnati da alcune ragazzine italiane palesemente sotto l’effetto di alcol e stupefacenti.
 
Le testimonianze parlano di un calvario iniziato intorno alle 16.30, quando alla stazione di Finale Ligure il branco è salito sul treno. Da quel momento un escalation di grida, aggressioni, insulti, atti vandalici e molestie. “Continuavano a spostarsi tra gli scompartimenti. Si chiudevano nei bagni, immagino per non farsi trovare dal controllore”, è la testimonianza di un passeggero raccolta dalla Stampa. Visto che la situazione è fuori controllo il capotreno fa fermare il convoglio obbligatoriamente a Cengio, in provincia di Savona, dove intervengono i Carabinieri.
 
Nonostante l’arrivo delle forze dell’ordine e delle ambulanze giunte in seguito alle segnalazioni di molestie, dopo un’ora e mezza circa di sosta il treno riparte come se nulla fosse accaduto.
Dunque dopo aver compiuto atti vandalici, molestie, sotto effetto di alcol e droghe e senza biglietto, i circa 50 magrebini riprendono il tragitto in direzione Torino: “Alla fine non gli hanno fatto nemmeno una multa. E questi hanno trascorso il resto del viaggio a prendere in giro tutti gli altri passeggeri. Dicevano: visto? Non ci possono fare niente”, è stata la testimonianza di una studentessa che si trovava a bordo.
Il viaggio prosegue con il consueto caos condito dagli insulti ai passeggeri e la devastazione sistematica di bagni e sedili, squarciati a coltellate. Con ben 90 minuti di ritardo il treno arriva infine alla stazione di Torino Porta Nuova ma anche qui l’intervento delle forze dell’ordine, questa volta la Polfer, si rivela inutile: i minorenni nordafricani fuggono in tutte le direzioni attraversando i binari ed eludendo così il cordone degli agenti e i tentativi di fermo. Anzi, con quest’ultima azione creano un ulteriore disagio, interrompendo per almeno venti minuti la circolazione ferroviaria per problemi di sicurezza. Dei 50 magrebini a bordo sembra che la Polfer sia riuscita a fermarne un paio, ovviamente rilasciati a piede libero. Nel frattempo è stata aperta un’indagine, che, con buona probabilità, non servirà a nulla.
 
L’azione dei 50 giovani nordafricani ha sancito l’impotenza delle autorità italiane di fronte a questo tipo di fenomeni. Quei ragazzi erano stati già segnalati la mattina di domenica, in viaggio verso il mare, e quindi le forze dell’ordine già sapevano che sarebbero risaliti a Finale Ligure per fare ritorno a Torino. Perché nessuno li ha fermati?


 TRATTO DA QUI


Save the Vandals 'aBracciaAperte'

di Davide Romano

 
 
Non sono ancora sopite le polemiche per la gang di minorenni nordafricani che ha devastato il treno Ventimiglia – Torino la domenica di Pasqua, terrorizzando i 300 passeggeri a bordo. Molestie, aggressioni e atti vandalici rimasti impuniti, a causa dell’impotenza del personale delle Ferrovie dello Stato e al lassismo delle forze dell’ordine. Eppure non tutti sanno che alcuni di quegli stessi “minori migranti” che hanno devastato il convoglio giunto a stento alla stazione di Torino Porta Nuova, potrebbero essere stati tra i beneficiari delle campagne pro immigrazione che Trenitalia svolge regolarmente in collaborazione con 'Save The Children'.
L’ultima prevede addirittura la presenza a bordo dei “volontari” della Ong umanitaria, annunciata dal capotreno ai passeggeri così: “Vi informiamo che a bordo di questo treno sono presenti alcuni volontari che durante il viaggio vi proporranno un gesto di solidarietà per sostenere insieme al Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane il progetto 'CivicoZero' di 'Save the Children', per offrire protezione ai minori migranti che arrivano soli in Italia. Grazie per l’attenzione”. 
Ma che cos’è esattamente il progetto 'CivicoZero'? Leggiamo sul sito di 'Save The Chidren' che “il progetto 'CivicoZero' è realizzato nelle città di Roma (implementato dalla cooperativa 'CivicoZero'), Milano e Torino ed è volto a fornire supporto, orientamento e protezione ai minori migranti e neo-maggiorenni che si trovano, o che rischiano di trovarsi, in situazioni di marginalità sociale, devianza, sfruttamento e abuso”. Dunque nella Capitale in via dei Buzi, nel quartiere “rosso” di San Lorenzo, si trova un centro per immigrati, minorenni e non solo, gestito da una cooperativa grazie ai soldi donati da Ferrovie dello Stato e Trenitalia. Soldi che ora vengono raccolti direttamente dai volontari sui vagoni, ma che già dal 5 dicembre scorso potevano essere donati nell’ambito della campagna “aBracciaAperte”. Certo, il fatto che una società di proprietà dello Stato collabori con progetti pro immigrazione di Ong come 'Save The Children' è robetta se confrontato con le connessioni emerse recentemente tra Viminale, Guardia Costiera e Ong che “salvano” i barconi di immigrati al largo della Libia (colluse a loro volta con gli scafisti), ma rappresenta perfettamente l’ipocrisia buonista che si cela dietro l’accoglienza a tutti i costi.
Di una società pubblica che finanzia l’arrivo di ulteriori immigrati in Italia, incapace però poi di far fronte alle emergenze quando quegli stessi immigrati giunti clandestinamente sul nostro territorio si rifiutano puntualmente di pagare il biglietto, devastano i treni e aggrediscono passeggeri e controllori.
 
Tratto da QUI

mercoledì 26 aprile 2017

Mantova, Longino ed il Sangue di Gesù /2

Visto che siamo ancora nel Tempo di Pasqua mi piace ricordare questa notizia che ho già pubblicato ma che, sono certa, farà piacere a chi l'ha già letta e a chi invece non l'ha ancora fatto. Cliccare sul titolo: 
 
 
Promesse di Gesù Cristo a coloro che onorano il suo Preziosissimo Sangue, fatte ad una suora austriaca:
 
1 Coloro i quali giornalmente offrono al Padre celeste il loro lavoro, sacrifici e preghiere in unione col Mio Preziosissimo Sangue e le Mie Piaghe in riparazione possono essere certi che le loro preghiere e sacrifici sono scritti nel Mio Cuore e che una grande grazia dal Padre Mio li attende.
 
   2 A quelli che offriranno le loro sofferenze, preghiere e sacrifici con il Mio Preziosissimo Sangue e le Mie Piaghe per la conversione dei peccatori, la loro felicità nell'eternità sarà raddoppiata e sulla terra diventeranno capaci di convertire molti per le loro preghiere. 
 
   3 Coloro i quali offrono il Mio Preziosissimo Sangue e le Mie Piaghe, con contrizione per i loro peccati, noti e ignoti, prima di ricevere la S. Comunione possono star certi che non faranno mai una Comunione indegnamente e che raggiungeranno il loro posto in Paradiso. 
 
   4 A coloro i quali, dopo la Confessione, offrono le Mie sofferenze per tutti i peccati della loro intera vita e reciteranno volontariamente come penitenza il Rosario delle Sante Piaghe, le loro anime diventeranno così pure e belle proprio come dopo il battesimo, perciò possono pregare, dopo una Confessione simile, per la conversione di un grande peccatore. 
 
   5 Quelli che quotidianamente, offrono per i morenti della giornata il Mio Preziosissimo Sangue, mentre in nome del Morente esprimono dolore per i 1oro peccati, per i quali offrono il Mio Preziosissimo sangue, possono essere certi di aver aperto i cancelli del cielo per molti peccatori che possono sperare una bella morte per se stessi. 
 
   6 Coloro i quali onorano il Mio preziosissimo Sangue e le Mie Sante Piaghe con profonda meditazione e rispetto e Li offrono molte volte al giorno, per se stessi e per i peccatori, sperimenteranno e pregusteranno sulla terra una dolcezza di Cielo e proveranno una profonda pace nei loro cuori. 
 
   7 Quelli che offrono alla Mia Persona, come unico Dio, per tutta l'umanità, il Mio preziosissimo Sangue e le Mie Ferite, specialmente quella della Coronazione di Spine, a copertura e riscatto dei peccati del mondo, possono produrre la riconciliazione con Dio, ottenere molte grazie e indulgenze per gravi punizioni e ottenere infinita Misericordia dal Cielo per se stessi. 
 
   8 Quelli che, trovandosi gravemente ammalati, offrono per se stessi il Mio Preziosissimo sangue e le Mie Piaghe (…) e implorano attraverso il Mio Preziosissimo Sangue, aiuto e salute, sentiranno subito il loro dolore alleviato e vedranno un miglioramento; se sono incurabili dovrebbero perseverare perché saranno aiutati. 
 
   9 Quelli che in grande bisogno spirituale recitano le litanie al Mio Preziosissimo Sangue e le offrono per se stessi e per tutta l'umanità otterranno aiuto, celestiale consolazione, e una profonda pace; otterranno forza contro la sofferenza o ne saranno liberati. 
 
   10 Coloro i quali ispireranno ad altri il desiderio di onorare il Mio preziosissimo Sangue e di offrilo per tutti quelli che lo onorano, sopra tutti gli altri beni tesori del mondo, e quelli che compiono spesso l'adorazione del Mio Preziosissimo Sangue, avranno un posto d'onore vicino al Mio trono e avranno grande potere di aiutare gli altri, specialmente nel convertirli.

mercoledì 19 aprile 2017

Tempo di Pasqua

Dopo la Domenica di Risurrezione di Gesù Nostro Signore, inizia il Tempo di Pasqua che dura cinquanta giorni, sette volte sette giorni. Il numero sette è un'immagine della pienezza (si pensi al racconto della creazione nel primo capitolo della Genesi)e l'unità che si aggiunge a questa pienezza moltiplicata apre sull' aldilà, sulla vita eterna e sul suo significato. È così che il tempo di Pasqua, con la gioia prolungata del trionfo pasquale, è divenuto per i padri della Chiesa l'immagine dell'eternità e del raggiungimento del mistero del Cristo.
Per Tertulliano alla fine del secondo secolo, la cinquantina pasquale è il tempo della grande allegrezza durante il quale si celebra la fase gloriosa del mistero delle redenzione dopo la risurrezione del Cristo, fino all'effusione dello Spirito sui discepoli e su tutta la Chiesa nata dalla Passione del Cristo. Secondo sant'Ambrogio: "I nostri avi ci hanno insegnato a celebrare i cinquanta giorni della Pentecoste come parte integrante della Pasqua".
Visto che un solo giorno è troppo breve per celebrare il grande mistero e l'immensa gioia della resurrezione di Cristo, la Chiesa consacra cinquanta giorni, che sono quindi l'estensione della gioia pasquale in cui il digiuno è stato sempre bandito, anche dai più austeri degli asceti. I cinquanta giorni sono come una sola domenica, la domenica di Pasqua.
 
E' tempo di gioia, di rendimento di grazie, di celebrazione della luce e della vita. In modo particolare l'ottava di Pasqua (tempo in cui ci troviamo ancora in questi giorni), ha un carattere più pronunciato di allegrezza e di meditazione sul fatto della risurrezione del Cristo e della nascita del cristiano nel battesimo, che è una partecipazione alla vita risuscitata del Cristo, mediante una nuova nascita e un pegno della risurrezione futura. Ma tutta la cinquantina ha più o meno questo carattere, infatti si canta continuamente l'Alleluia.
Nella Santa Messa, sono privilegiati gli epiloghi evangelici delle manifestazioni di Gesù dopo la risurrezione, ma anche, secondo san Giovanni, il suo ultimo discorso, gli ultimi insegnamenti sul comandamento dell'amore, l'unione intima fra lui ed il Padre, la promessa di un altro consolatore, lo Spirito di verità, la grande preghiera sacerdotale per l'unità. 
                                                     
Nel quarantesimo giorno si celebra l'Ascensione di Cristo al cielo, e i giorni che seguono sono una lunga preghiera per la venuta dello Spirito Santo, in unione con i discepoli e la Vergine Maria riuniti in preghiera nel Cenacolo.
 
BUONA E SANTA PASQUA DI RISURREZIONE A TUTTI!
 
 

mercoledì 5 aprile 2017

Vertiginoso spavento!


Il 31 ottobre 1983 Papa Giovanni Paolo II scrive una lettera
al cardinale Willebrands, pubblicata sull'Osservatore Romano il 5 novembre dello stesso anno, in occasione delle celebrazioni protestanti per il cinquecentenario della nascita di Martin Lutero (1483-1546)in cui dichiara che, sulla base delle recentissime ricerche storiche, si deve ammettere che «è stato messo in luce in modo convincente il profondo spirito religioso di Lutero, animato da una cocente passione per la questione della salvezza eterna»
 
Scrive a tal proposito il Prof. Plinio Correa de Oliveira:
 
"La lettera è impregnata di tanta benevolenza e amabilità che mi sono chiesto se il suo Augusto firmatario abbia dimenticato le terribili bestemmie lanciate dal monaco apostata contro Dio, Gesù Cristo Figlio di Dio, il Santissimo Sacramento, la Vergine Maria e lo stesso Papato.
Quel che è certo è che egli non le ignora, perché esse sono alla portata di qualsiasi cattolico colto, in libri di buona qualità che a tutt’oggi non sono difficili da ottenere".
 
Ecco le bestemmie di Lutero contro il Signore
 

  • Cristo ha commesso l'adulterio una prima volta con la donna della fontana di cui parla Giovanni. Poi con la Maddalena, quindi con la donna adultera. Così Cristo, tanto pio, ha dovuto anche lui fornicare prima di morire” (Discorsi a tavola, n. 1472, ed. di Weimar, II, 107; cfr. op. cit., p. 235).
  •  “certamente Dio è grande e potente, buono e misericordioso (...) ma è stupido. Deus est stultissimus” (Discorsi a tavola, n. 953, ed. di Weimar, I, 487).
  • È un tiranno.
  • "Non pensate che Cristo ubriaco, perché aveva bevuto troppo all'Ultima Cena, abbia sconcertato i Suoi discepoli col suo parlare a vanvera"?
Contro il Papa e la Chiesa Cattolica:
  • In un pamphlet intitolato "Contro il pontificato romano fondato dal diavolo", del marzo 1545, Lutero chiama il Papa "infernalissimo"
  • a Melantone, a proposito delle sanguinose persecuzioni di Enrico VIII contro i cattolici inglesi, scrive: “È permesso abbandonarsi alla collera, quando si sa che specie di traditori, ladri ed assassini sono i papi, i loro cardinali, i loro legati. Piacesse a Dio che vari re d'Inghilterra si impegnassero a farli scomparire”. Poi ancora:
  • Basta con le parole: il ferro! il fuoco!”, “Puniamo i ladri con la spada; perché non acchiappiamo papa, cardinali e tutta la cricca della Sodoma romana e ci laviamo le mani con il loro sangue?

Questo odio accompagnò Lutero fino alla fine della sua vita.
Afferma Funck Brentano: “La sua ultima predica pubblica a Wittemberg è del 17 gennaio 1546: ultimo grido di maledizione contro il papa, il sacrificio della Messa, il culto della Vergine” .
 
Non stupisce che grandi persecutori della Chiesa abbiano festeggiato la sua memoria. Così “Hitler fece proclamare festa nazionale in Germania l'anniversario del 31 ottobre 1517, quando il monaco agostiniano ribelle fece affiggere alle porte della chiesa del castello di Wittemberg le famose 95 proposizioni contro la supremazia e le dottrine pontificie”.

L'esimio Professore Correa De Oliveira riferisce fatti accaduti nel 1983:
A dispetto di tutto l'ateismo ufficiale del regime comunista, il dr. Erich Honecker, presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio di Difesa, primo uomo della Repubblica democratica tedesca, ha accettato di capeggiare il comitato che in piena Germania rossa ha organizzato quest'anno le rimbombanti celebrazioni di Lutero (cfr. German Comments, di Onnsbruck, Germania occidentale, aprile 1983).
 
Niente di più naturale del fatto che il monaco apostata abbia risvegliato tali sentimenti nel leader nazista come, più recentemente, in quello comunista.

Niente di più sconcertante, perfino di vertiginoso, di quanto è accaduto in occasione della recentissima commemorazione del cinquecentesimo anniversario della nascita di Lutero, nello squallido tempio protestante di Roma, l’11 dicembre 1983.
A questo atto festivo di amore e di ammirazione verso la memoria dell'eresiarca ha partecipato il prelato che il conclave del 1978 ha eletto Papa e al quale pertanto spetterebbe la missione di difendere contro gli eresiarchi e gli eretici i santi nomi di Dio e di Gesù Cristo, la Santa Messa, la Sacra Eucarestia e il Papato!
 
“Vertiginoso, spaventoso” - è stato, a questo proposito, il gemito del mio cuore di cattolico che, tuttavia, con ciò ha raddoppiato la sua fede e la sua venerazione verso il Papato.
 
(Plinio Corrêa de Oliveira)
 




 

martedì 4 aprile 2017

Exurge Domine

'Exsurge Domine' è la Bolla papale emessa da papa Leone X il 15 giugno 1520 in risposta alle 95 tesi di Martin Lutero e agli scritti successivi. Il Papa esige che Martin Lutero ritratti 41 delle sue 95 tesi, così come altri errori specificati, entro sessanta giorni dalla sua pubblicazione.
Sebbene la Bolla non critichi direttamente tutti i punti toccati da Lutero, essa vietava in tutti i paesi cattolici la stampa, la vendita e la lettura di qualsiasi libro contenente gli errori e le eresie contenuti nelle 95 tesi e si richiedeva alle autorità secolari di far rispettare la bolla nei loro domini. Lutero lasciò scadere il tempo previsto, e il 10 dicembre 1520 bruciò la sua copia della Bolla insieme ai volumi di diritto canonico. A seguito di questo atto, il 3 gennaio 1521 con la bolla 'Decet Romanum Pontificem' fu scomunicato.


Dopo aver elencato i 41 punti dichiarati erronei, la Bolla papale termina con la Censura:
 
"Tutti e ciascuno gli articoli o errori sopra elencati, Noi li condanniamo, respingiamo e rigettiamo totalmente, in conformità a quanto detto sopra, rispettivamente come eretici, scandalosi, falsi, offensivi per le orecchie pie, o in quanto capaci di sedurre le menti degli uomini semplici e in contraddizione con la fede cattolica".
Questo è Magistero: perenne, infallibile ed immodificabile. Tutto ciò che oggi viene detto a proposito di Lutero, coll'auspicio di poterlo riabilitare, è falso e contrario al Magistero della Chiesa Cattolica, perché lo Spirito Santo ha parlato e non può contraddire se stesso. La Parola di Dio è una sola!


sabato 1 aprile 2017

Riabilitare Martin Luther???

Il Vaticano è in fermento! Su volere di Papa Francesco, ci si sta occupando dello studio di Martin Luther e del suo operato, alla ricerca di una possibile rilettura dell'eretica  pseudo-Riforma luterana con lo scopo di riabilitare il monaco eretico e scismatico.  Un vero colpo di mano furbo e menzognero perché si sta tentando di fare leva sulle presunte buone intenzioni di Lutero affermando che  «voleva fare inizialmente una riforma dall’interno, non voleva provocare uno scisma. Egli compì un cammino spirituale, il punto di partenza quindi era buono»,  e di distorcere i fatti, affermando:  «Ma in seguito ci sono state delle pressioni da tutti i lati, degli elementi che sono sopraggiunti dall’esterno, storici, politici ed economici, che hanno influenzato l’evoluzione della stessa 'Riforma' e hanno condotto alla rottura», così ha dichiarato il 22 marzo 2017, nella Sala Stampa della Santa Sede, il Presidente del Comitato creato per questo studio, Padre Ardura, assistito dal prof. Johannes Grohe, storico che insegna alla Pontificia Università della Santa Croce.
Si tratta di un modo errato di voler far progredire il cammino ecumenico e nel contempo di superarlo in quanto è stato dichiarato che cattolici e protestanti hanno «una comunione nella stessa fede» grazie ad «un accordo tra le due Chiese». La riabilitazione di Martin Luther porterebbe ad una unificazione delle sette protestanti con la Chiesa Cattolica, una unione di fatto, piuttosto che un matrimonio sacramentale, dove si crede di vivere uniti ed in comunione grazie al comune impegno per la salvaguardia del creato e per le opere di carità fraterna, perché   non è vero che tra cattolici e luterani ci unisce la fede e ci dividono solo delle interpretazioni teologiche. È vero invece che sui sacramenti, l’Eucarestia, l’approccio alle Scritture, il ministero sacerdotale, la Messa come sacrificio, la Madonna è proprio la fede che ci divide. 
Le celebrazioni di Lutero e della sua pseudo-Riforma dopo il plauso del Papa con la visita a Lund, sono continuate in Vaticano, dove i festeggiamenti non sono manovre oscure ma decisamente entusiastiche ed alla luce del sole, visto che all'evento scismatico ed eretico, è stato dedicato persino un francobollo.
 
Ecco un breve trafiletto dello scrittore Vittorio Messori (qui) dove riporta sia la notizia del francobollo che una serie di espressioni ingiuriose e dissacranti che, l'ex monaco agostiniano Martin Lutero, riservò nei suoi scritti, al Santo Padre, con buona pace di coloro che lo celebrano, lo esaltano e lo hanno già riabilitato 'in pectore':
 
"Porco. Anticristo. Tosatore di greggi. Spargitore di sangue. Lupo. Cane. Pervertitore della Sacra Scrittura. Empio e perverso bestemmiatore. Avversario di Cristo. Deformatore di Gesù. Crocifissore del Signore. Diavolo. Satana. Sacrilego. Ignorante. Muso da prostituta. Autore di ogni empietà. Bestemmiatore. Ipocrita.  Maestro di frodi e di imposture. Briccone. Pestifero. Corrotto".